L’aquaplaning è un fenomeno molto pericoloso ed è causa di numerosi incidenti automobilistici. Ecco alcune semplici precauzioni da prendere per ridurre il rischio di aquaplaning e come reagire correttamente in caso di aquaplaning.

Da Pubblicato il: Giugno 17, 2021Categorie: Stile di guida429 parole2.2 min leggere
Aquaplaning: come affrontarlo sull’asfalto bagnato.
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Come avviene l’aquaplaning?

L’aquaplaning è un fenomeno di slittamento del veicolo che si verifica sull’asfalto bagnato, in particolare quando si formano pozze e accumuli d’acqua sulla superficie stradale. In questa situazione, il battistrada non riesce a espellere rapidamente tutta l’acqua che raccoglie. L’acqua non smaltita dal battistrada si accumula sotto le gomme fino sollevare il veicolo dal fondo stradale. A questo punto, si crea una situazione molto pericolosa di galleggiamento, il veicolo perde il contatto con il fondo stradale e non risponde ai comandi del conducente.

Attenzione. Il fenomeno dell’aquaplaning può interessare una o più ruote. La velocità e lo stato delle gomme incidono notevolmente sul rischio di aquaplaning. Il rischio è maggiore quando piove dopo un lungo periodo di asciutto, poiché gli oli e gli idrocarburi che si sono accumulati sulla superficie stradale, mescolandosi all’acqua piovana, rendono la carreggiata ancora più scivolosa.

4 semplici precauzioni per limitare il rischio

Verificare lo stato delle gomme

  • Verificare lo stato delle gomme. Maggiore è l’usura delle gomme, maggiore sarà il rischio di aquaplaning. Quando la profondità delle scanalature del battistrada si riduce, peggiora il drenaggio dell’acqua.
  • Controllare la pressione delle gomme. Verificare una volta al mese la pressione a freddo delle gomme. Viaggiare con pneumatici sgonfi o troppo gonfi accresce il rischio di aquaplaning.
  • Adattare la velocità. Moderare la velocità in caso di accumuli di acqua sulla carreggiata. Maggiore è la velocità, maggiore sarà la quantità di acqua da espellere dal battistrada. Quando il battistrada non riesce a espellere tutta l’acqua che raccoglie, si rischia l’aquaplaning.
  • Adottare una guida fluida. Evitare le accelerazioni, le frenate e le brusche sterzate che accrescono il rischio di perdita di aderenza. Anche il tipo di scultura del battistrada può influire sul rischio di aquaplaning. Ad esempio, il battistrada direzionale (a forma di V) o asimmetrico, con larghi canali sulle spalle, consentirà una migliore evacuazione laterale dell’acqua. Inoltre, la morbidezza della gomma gioca un ruolo fondamentale nell’aderenza.

Come reagire all’aquaplaning?

In caso di aquaplaning, innanzitutto, niente panico! Ridurre la velocità sollevando gradualmente il piede dall’acceleratore. Evitare brusche frenate e sterzate improvvise che potrebbero far perdere definitivamente il controllo del veicolo e mandarlo in testacoda. Mantenere la calma e lo sterzo nella direzione di marcia fino al ripristino del grip. Attivare le luci di emergenza per avvertire i conducenti che sopraggiungono.

E per coloro che cercano maggiore sicurezza sul bagnato, esistono in commercio pneumatici dotati di tecnologie in grado di ridurre il rischio di aquaplaning come l’Anti Surf System di Michelin.

Aquaplaning: come evitare l’incidente
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