Avete sentito parlare delle gomme runflat e vi chiedete se montarle sul vostro veicolo? Come le gomme tradizionali, anche le gomme runflat sono soggette a foratura ma a differenza delle tradizionali, in caso di perdita di pressione permettono di mantenere il controllo del veicolo e continuare a guidare per alcuni chilometri a velocità ridotta. Non sarà quindi necessari fermarsi sul posto per sostituire la gomma forata con la ruota di scorta in una situazione scomoda o pericolosa. Questa tecnologia non è tuttavia perfetta. Vediamo quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle gomme runflat.

Da Pubblicato il: Giugno 16, 2021Categorie: Scegliere e confrontare gli pneumatici702 parole3.7 min leggere
Pneumatici runflat, pro e contro
© Michael Sheehan

Pneumatici runflat: cosa sono?

In caso di foratura, le gomme runflat, letteralmente “marcia a piatto”, permettono di proseguire la guida per circa 80 km alla velocità massima di 80 km/h, senza lacerarsi né fuoriuscire dal cerchio. Grazie a speciali rinforzi, le gomme runflat sono in grado di compensare la perdita di pressione dello pneumatico, sostenendo direttamente il peso del veicolo.

Esistono differenti tipi di tecnologie runflat. Ecco i 2 tipi di pneumatici runflat più diffusi sul mercato:

  • Pneumatici autoportanti (self supporting tyres) sono pneumatici con fianchi rinforzati, in grado di sopportare il carico del veicolo in caso di foratura. È ad esempio il caso degli pneumatici DSST (Dunlop Self-Supporting Technology).
Pneumatici autoportanti
  • Pneumatici con supporto interno (support ring system) sono pneumatici dotati di un anello interno di rinforzo che sostiene il veicolo in caso di perdita di pressione. Questo tipo di pneumatici richiede uno speciale equipaggiamento a livello di ruote. Ritroviamo questo sistema nelle gomme Michelin con tecnologia ZP (Zero Pressure).
Pneumatici con supporto interno

Quali veicoli possono usufruire della tecnologia runflat?

Inizialmente la tecnologia runflat era riservata ai soli veicoli omologati runflat dal costruttore (BMW, Mercedes, Mini…). Oggi questa tecnologia è divenuta molto più accessibile: le gomme runflat possono essere montate su qualsiasi veicolo dotato di TPMS (Tyre Pressure Monitoring System), il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici, presente da novembre 2014 su tutti i nuovi veicoli. Il primo produttore a lanciare pneumatici runflat compatibili con tutti i veicoli dotati di TPMS è stato Bridgestone, con la sua tecnologia Driveguard.

Perché è obbligatorio avere il TPMS per montare pneumatici runflat? In caso di foratura di uno pneumatico runflat, la perdita di pressione è quasi impercettibile. Senza l’avviso del TPMS, il conducente potrebbe non accorgersi di aver forato e continuare a guidare!

I vantaggi degli pneumatici runflat

Non capita spesso di forare, ma quando accade è sempre una scocciatura, tanto più se è notte, piove a dirotto o siete costretti a fermarvi in un punto pericoloso. Le gomme runflat permettono di proseguire la marcia in caso di foratura per raggiungere l’officina più vicina o un posto sicuro dove sostituire la gomma.

Altro innegabile vantaggio: la tecnologia runflat permette di mantenere il controllo del veicolo in caso di brusca perdita di pressione. Tuttavia, va detto che anche le gomme runflat possono scoppiare, per cui è sempre necessario adottare una guida prudente.

Insomma, in termini di comodità e sicurezza, le gomme runflat offrono vantaggi innegabili.

Limiti e svantaggi della tecnologia runflat

Oggi la tecnologia runflat è migliorata. I produttori hanno ottimizzato le prestazioni delle gomme runflat per quanto riguarda il comportamento su strada, il comfort e la resistenza al rotolamento. Pur essendo più pesanti delle gomme tradizionali (circa 300 g), il consumo di carburante delle gomme runflat è di poco più elevato.

In realtà, gli svantaggi di questa tecnologia sono soprattutto di ordine economico:

  • Rispetto alle gomme standard, il prezzo di acquisto è più alto di circa il 20-30%.
  • Tutte e 4 le gomme devono essere runflat.
  • Le gomme runflat forate o danneggiate, in genere non si possono riparare.
  • Il montaggio di una gomma runflat può essere più costoso poiché richiede specifiche attrezzature e competenze.

Inoltre, in caso di foratura, dal momento in cui il TPMS segnala la perdita di pressione, è possibile proseguire la marcia solo per alcuni chilometri e a velocità moderata (massimo 80 km/h) per raggiungere l’officina più vicina e sostituire la gomma.

Infine, le gomme runflat sono meno confortevoli dei normali pneumatici.

Come si fa a sapere se uno pneumatico è dotato di tecnologia runflat?

Ogni produttore ha la propria denominazione di tecnologia. Per aiutarvi a riconoscerle, ecco un elenco delle principali denominazioni runflat:

  • DSST (Dunlop Self-Supporting Technology): Dunlop
  • EMT (Extended Mobility Technology): Goodyear
  • Eufori@: Pirelli
  • FRF (Federal Run Flat): Federal
  • HRS (Hankook Runflat System): Hankook
  • K1, K2, KA, KS Run Flat: Pirelli
  • LHD RFT (runflat e veicolo con volante a sinistra): Bridgestone
  • LHD ROF: Dunlop
  • LHD ZPS: Yokohama
  • NR1 ROF: Dunlop
  • NRT (Norauto Runflat Tyre): Norauto
  • RFT: Bridgestone, Firestone (…)
  • ROF (Run On Flat): Dunlop
  • Run Flat: Pirelli, Nokian, Vredestein (…)
  • SSR (Self Supporting Rim): Continental
  • SST (Self-Supporting Tyre): Dunlop
  • TD (Tyre Denloc): Dunlop
  • TRF (Toyo Run Flat): Toyo
  • URS (Ultra Runflat System): Nexen
  • VRFC (Vredestein RunFLat Component): Vredestein
  • XRP (eXtended Runflat Performance): Kumho, Marshal
  • ZP (Zero Pressure): Michelin
  • ZP DT, ZP S1: Michelin
  • ZPS (Zero Pressure System): Yokohama

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